In questo articolo descrivo il mio percorso che riguarda l’automatizzazione dell’irrigazione dell’orto.
OpenSprinkler è un sistema di controllo dell’irrigazione opensource progettato per gestire l’irrigazione automatica dei giardini, delle aiuole o di qualsiasi area verde. È basato su hardware e software open-source, il che significa che gli utenti possono accedere e modificare il codice sorgente del sistema.
Il cuore del sistema è il controller, che è un dispositivo hardware in grado di connettersi a internet e controllare le valvole dell’irrigazione in base a un programma predefinito o a comandi remoti.
OpenSprinkler è stato sviluppato da un ingegnere elettrico (Ray Wang) che ha creato il sistema come progetto personale. Ha iniziato lo sviluppo nel 2011 e ha reso il progetto open-source, consentendo agli altri di contribuire e migliorare il sistema. OpenSprinkler ha attratto una base di utenti dedicata che continua a supportare e sviluppare il progetto. L’ingegnere ha creato diverse iterazioni del prodotto nel corso degli anni, introducendo miglioramenti e nuove funzionalità.
La mia situazione prima di OpenSprinkler: L’irrigazione con secchi d’acqua
Prima di implementare OpenSprinkler, l’irrigazione rappresentava una parte significativa del lavoro nell’orto. Ogni giorno, dovevo estrarre manualmente l’acqua piovana raccolta in un serbatoio sotterraneo da 30 metri cubi. Dopo averla lasciata riscaldare a temperatura ambiente, la utilizzavamo il giorno successivo per irrigare l’orto. Questo processo richiedeva troppo tempo e nonostante fosse un approccio sostenibile, diventava noioso. La prima cosa da comprare era un’elettropompa.
La scoperta di OpenSprinkler: Un controlller per l’irrigazione versatile e personalizzabile
Durante le diverse conversazioni sulla possibilità di automatizzare l’irrigazione del mio orto e la mia ricerca online, sono incappato in OpenSprinkler: un controller per l’irrigazione programmabile con codice opensource.
Non volevo innaffiare con acqua gelida
Le tradizionali centraline per l’irrigazione risultavano troppo limitate per affrontare la particolare organizzazione del mio orto. Ho una cisterna sotto terra di 30m3 e voglio riscaldare quest’acqua fredda prima di usarla. Le elettrovalvole normali funzionano con acqua sotto pressione (più di 1 bar) e non sono progettate per l’uso con basse pressioni di acqua (1m – 10m di dislivello o 0,1 – 1 bar). Per questo servivano elettrovalvole speciali a bassa pressione. Inoltre, a inizio estate, l’acqua fredda dal rubinetto richiede del tempo per raggiungere la temperatura ambiente prima dell’irrigazione, una variabilità non considerata dai normali sistemi di irrigazione più semplici. Era evidente che avevo bisogno di un sistema in grado di gestire pompe e elettrovalvole, e OpenSprinkler sembrava la soluzione ideale per soddisfare questa esigenza specifica.
La fase di pianificazione
Nella fase di pianificazione del sistema ho organizzato le mie idee e i disegni. Il cuore del sistema è rappresentato dal mini-computer che funge da controller, dotato di un piccolo server web che può essere controllato tramite una connessione LAN collegato al router. Sul piccolo server è presente una piccola applicazione web con quale si può impostare lo sprinkler.
La programmazione delle pompe e l’apertura delle valvole elettriche possono essere fatta con estrema precisione, addirittura a livello di secondi.
Due anni di utilizzo e l’abbandono (temporaneo) del sistema
Dopo due anni di utilizzo, il sistema di irrigazione basato sull’acqua piovana ha mostrato segni di difficoltà. Problemi come la formazione di alghe nei contenitori che ostruivano il sistema di irrigazione a goccia richiedevano una vigilanza quotidiana per assicurarsi che tutto funzionasse correttamente.
La necessità di controllare regolarmente se il sistema a goccia non fosse ostruito diventava noioso e piante morivano. Tuttavia, durante questo periodo, ho scoperto che mi piaceva dare acqua alle piante manualmente, usando una canna, e osservare da vicino la loro crescita. Questo mi ha fatto riflettere sulle modalità di irrigazione e di semplificare tutto.
Il ritorno a OpenSprinkler: Gestire l’irrigazione durante le ondate di calore estive
Con l’incessante aumento delle temperature estive, caratterizzate da un caldo insopportabile, ho preso la decisione di ritornare al sistema di OpenSprinkler e l’impianto a goccia e di gestire una gran parte della irrigazione in un modo automatico.
Ho anche deciso di comprare dei filtri da collegare ai contenitori di acqua piovana per non avere alghe che ostruivano il sistema di irrigazione a goccia.
Un’altra cosa da fare era di ombreggiare meglio i contenitori di acqua piovana per avere una formazione minore di alghe.
Nell’immagine si vede il controller che funziona con un adattatore di 24V corrente alternato AC. Un interruttore principale con un salvavita, due relais che fanno partire una pompa o un altro elettrodomestico a 220V AC guidato da una corrente di 24V AC. Ci sono 8 output (on/off) da gestire. Nel mio caso uso 3 output del Opensprinkler:
Due valvole a bassa pressione ideale per acqua piovana. Per valvole attaccate all’acquedotto servono valvole a pressione alta.
Le pompa nella cisterna sotterranea farò funzionare quando c’è il sole e i panelli fotovoltaici forniranno questa energia. Il controller del opensprinkler usa poca energia (tipo 3W) mentre è acceso.
Qui farò degli aggiornamenti con delle foto dal sistema di irrigazione durante l’estate 2024. Ho la versione 2 di OpenSprinkler, esiste già il modello 3.
La preparazione dell’impianto durante l’inverno mite
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