La meravigliosa costruzione della cera d’api

Marc

Il favo delle api non è fatto di esagoni, ma da cilindri esagonali inclinati e costruiti ai due lati del favo. Le api operaie non creano solo esagoni, ma anche forme con meno e con più di 6 lati. Il fondo di una cella non è piatta ma è formato da 3 rombi inclinati per formare un centro più profondo.

La complessa struttura del favo d’api

Il favo d’api è una struttura complessa e sorprendente, costruita dalle api operaie. A prima vista può sembrare perfettamente ordinato e regolare, ma in realtà è composto da una moltitudine di celle di forme e dimensioni variabili. Le celle sono costruite utilizzando diverse forme geometriche, tra cui esagoni, pentagoni, quadrati e ettagoni. Il fondo di una cella non è piatto, ma è formato da tre rombi inclinati per formare un centro più profondo.

Il materiale per costruire il favo

Il favo è costituito principalmente di cera, ma le api possono anche utilizzare materiali come la propoli. Inoltre, è importante sottolineare che il favo è anche costituito dai resti dei bozzoli della covata, che rimangono attaccati alle celle.

La funzione delle celle

Le celle sono utilizzate per diverse funzioni all’interno del favo, come la deposizione delle uova, la maturazione delle larve e lo stoccaggio del miele e del polline. Il favo d’api è un esempio della straordinaria capacità delle api di lavorare insieme per creare una struttura complessa e funzionale.

Le diverse forme delle celle

La struttura del favo si curva e presenta celle di diverse dimensioni e forme. Esistono celle per i fuchi, per le api operaie e per la regina. Poiché le dimensioni di queste celle variano, il favo non è mai perfettamente regolare. Quando due favi si uniscono le api creano forme di celle non regolari per adattarsi alle esigenze della colonia.

Le api producono la cera

La cera è prodotta dalle ghiandole cerarie delle api operaie. Queste ghiandole si trovano sull’addome delle api operaie e producono scaglie sottili di cera. Le api operaie, all’interno dell’alveare, durante alcuni giorni della loro vita (da giorno 10 a giorno 16), producono la cera usando una gran quantità di miele. Una volta prodotta, la cera viene masticata fino ad ammorbidirla e diventa quindi malleabile. A quel punto, utilizzano le loro zampe anteriori per afferrare la cera e le loro zampe posteriori per tenerla in posizione mentre la modellano e la costruiscono per creare le celle. Le api utilizzano anche le loro antenne per aiutare a plasmare la cera e per sentire la forma e la consistenza della cera mentre la costruiscono.

Una ricerca interessante riguardando il favo naturale

Qui sotto sono tre foto da una ricerca scientifica sulla costruzione del favo naturale, le diverse forme delle celle, l’inclinazione delle celle e come le api fanno la transizione da un tipo di cella ad un altro tipo di cella nello stesso favo.

Le diverse funzioni delle celle del favo d’api

Le celle delle operaie e i fuchi sono utilizzate per lo stoccaggio del miele e per ospitare le larve. Le celle da operaia sono anche utilizzate per lo stoccaggio del polline fermentato. Inoltre, le celle reali sono utilizzate esclusivamente per la creazione di nuove regine. Il favo è anche utilizzato dalle api per comunicare tra di loro attraverso le vibrazioni all’interno dell’alveare.

Come è fatto il favo?

Il favo d’api può essere costruito con la punta dell’esagono verso l’alto o con il lato orizzontale verso l’alto, e questo orientamento può variare gradualmente in un favo naturale. Le celle ai due lati del favo sono costruite sovrapponendole leggermente per creare una struttura stabile e resistente. Le api creano una forma a tre facce con un lato inclinato nella parte inferiore della cella, dove la regina deposita le uova. Si vede bene questa forma a tre facce quando si guarda attraverso un nuovo favo mettendolo contro la luce.

Schema semplificato del favo

Hai mai cercato di disegnare un esagono a mano libera? Può essere difficile, ma con l’aiuto di un compasso diventa più semplice. È importante notare che un esagono è composto da sei triangoli equilateri, e due di questi triangoli formano un rombo. Se si uniscono tre di questi rombi, si ottiene il centro dell’esagono.

Un modello ingrandito di una cella fatta in argilla

Per il mio mini corso di apicoltura, sto creando un modello in scala ingrandita di una cella d’api in argilla. Le foto mostrano chiaramente come il fondo della cella non sia piatto ma costituito da tre rombi inclinati, questo permette alle celle adiacenti di incastrarsi perfettamente.