Durante l’anno apistico del 2023 (disastroso, ho solo fatto 50 chili di miele con 20 alveari) ho dovuto salvare tutte le mie famiglie di api. Per questo motivo non ho creato nuovi sciami. Mi dispiace ma durante la primavera del 2024 non ho famiglie di api da vendere.
Vendo alcune famiglie d’api in primavera. Sono ideali per chi vuole iniziare con uno o due famiglie d’api. Per il primo anno ti aiuto tramite email o telefonicamente per emergenze quando compri 2 famiglie d’api. Prenota a fine inverno per ritirare le api all’inizio della primavera (fine marzo – inizio aprile).
Sono un apicoltore amatoriale
Non voglio avere più di 20 famiglie d’api e così vendo quelle che ho in esubero. Questo vuole dire che vendo solo alcune famiglie all’anno. Sono un apicoltore serio e faccio rigorosamente i trattamenti contro la varroa. Non c’è tanto inquinamento da pesticidi in questa zona di montagna e ho l’apiario accanto a casa mia.
Che cosa ti vendo?
Vendo famiglie d’api con una regina feconda su telaini coperti dalle api operaie, con covata e scorte di miele e polline. La regina ha meno di 12 mesi di età.
Per il prezzo della famiglia d’api conto 25 € ogni telaino più regina 15 €.
Su 5 telaini: 140€
Su 6 telaini: 165€
Su 7 telaini: 190€
Su 8 telaini: 215€
Per chi sta cercando di cambiare le regine: Non vendo solo la regina! Vendo famiglie con regina in primavera.
Sciami per Topbar
Per persone che vogliono iniziare con il Topbar e cercano uno sciame senza favi costruiti, possono contattarmi prima del periodo delle sciamature (aprile) e richiamo quando è avvenuto una sciamatura da venire a prendere in quel giorno. Solo per persone di questa zona. Non sopporto il trasporto a lunghe distanze.
Il mio servizio:
Ideale per chi inizia con l’apicoltura
Quando inizi con l’apicoltura non hai ancora tanta pratica e farai probabilmente degli errori dai quali imparerai tanto in termini di esperienza. Per evitare però che i tuoi errori da principiante siano cosi gravi da far morire le famiglie nel primo anno (e che il tuo progetto finisca con una delusione) ti serve un apicoltore che ti aiuta quando hai bisogno.
Quando compri 2 famiglie: Ti aiuto tramite email e telefonicamente per emergenze per il primo anno.
Scrivi un’email: bb.la.fossa@gmail.com (prima di marzo) Chiama: 0522 815188 (prima di marzo)
Il documento di trasporto per le api
Almeno un mese prima dell’acquisto devi andare nel tuo comune o all’AUSL (veterinario) e ti viene dato il tuo codice della Banca Dati Nazionale Apicoltura. (Il mio codice è: IT42RE001) Mi serve il tuo codice per compilare il documento di trasporto.
La conferma e l’appuntamento per ritirare
A fine marzo (dipende dall’anno) ti richiamo e prenoti definitivamente le famiglie. Ci mettiamo d’accordo sulla quantità di telaini disponibili nelle famiglie che ho. Faccio delle foto di ogni telaino se vuoi (invio tramite email). Il pagamento è con bonifico o in contanti in persona come preferisci.
Ritirare
Il giorno in cui arrivi con la tua arnia, preferibilmente un’arnia Dadant-Blatt per il nomadismo, trasferisco i telaini con le api della famiglia nella tua arnia. Attenderemo fino alla sera, quando tutte le api bottinatrici saranno tornate, per far entrare tutte le api nella tua arnia.
All’imbrunire chiudo bene l’arnia con la rete dell’arnia Dadant-Blatt da nomadismo che ha uno spazio per far uscire le api senza farle scappare quando nell’interno diventa troppo caldo. Questo potrebbe succedere durante lo stress del trasporto. Si mettono le api preferibilmente su un furgoncino o un pickup, altrimenti si mettono le api nella macchina con i finestrini aperti per far girare l’aria. Ovviamente anche il vassoio del fondo deve essere tolto.
Esempi di famiglie
Esempio 1
Una piccola famiglia o nucleo su 5 telaini di covata e scorte, coperti dalle api. Regina dell’estate prima, invernata insieme con la sua famiglia. 5×25 + 15 (regina) = 140 €
Esempio 2
Una famiglia forte su 8 telaini: 2 telaini di scorte, 6 telaini di covata e scorte, coperte di api. Regina dell’estate prima invernata insieme con la sua famiglia. Fa miele subito (se c’è una fonte nettarifera). 8×25 + 15 (regina)= 215 €
Api con una bassa quantità di varroa
È importante comprare api con una bassa quantità di varroa. Per questo spiego qui sotto quali sono i trattamenti che faccio contro la varroa. Applico alcuni metodi durante i vari periodi dell’anno che sono tutti trattamenti ammessi anche nell’apicoltura biologica.
Trattamento primaverile:
L’asporto della covata maschile con un Telaino Indicatore Trappola.
Tratto gli sciami catturati direttamente con acido ossalico gocciolato.
Trattamento estivo:
Dopo 23-24 giorni di blocco della covata forzata faccio un trattamento con acido ossalico (Apibioxal) gocciolato in completa assenza di covata.
Trattamento autunnale:
Con il blocco della covata naturale (generalmente in novembre) faccio un secondo trattamento con acido ossalico (Apibioxal) gocciolato durante una bella giornata di sole. Se c’è tanta caduta ripeto il trattamento dopo una settimana.
Una bassa quantità di varroe
In questo modo, quando vendo la famiglia d’api, c’è una bassa quantità di varroe e la famiglia ha una più grande probabilità di resistere fino al prossimo trattamento eseguito da voi.
La selezione delle regine
Tipo di ape: Apis mellifera ligustica
L’ambiente di provenienza
Le mie api si sono ambientate in montagna con inverni più rigidi e lunghi e con la primavera che inizia più tardi rispetto alla pianura. L’altezza del posizionamento dell’apiario è a 600 m s.l.m. Le montagne nei dintorni possono anche raggiungere i 700 m di altezza. Il polline presente nelle scorte dei favi ha una bassa probabilità di inquinamento con pesticidi perché proviene da boschi e piccoli campi coltivati per il fieno del Parmigiano Reggiano (l’erba di montagna) senza l’uso di pesticidi.
La diversità genetica
Non credo che sia giusto avere troppa influenza sulla genetica delle api. Secondo me la diversità genetica delle api è la chiave per la loro sopravvivenza e non alcune super regine selezionate, clonate e distribuite in tutta l’Italia. Secondo me questa tendenza impoverisce la genetica e la possibilità di sopravvivenza delle api nel futuro. Io uso le celle reali da sciamatura di alcune regine che hanno già 2-3 anni e delle quali ero molto contento. Queste celle reali nascono in una arnietta di fecondazione per essere fecondate dai fuchi di tutte le altre famiglie d’api. Se non ho abbastanza celle reali a disposizione naturalmente, faccio il traslarvo da varie buone famiglie.
La complessa genetica delle api
Le operaie di una famiglia d’api sono sorellastre fra di loro e hanno la genetica della regina, mischiata con la genetica di 15-18 fuchi. Le caratteristiche possono essere recessivi o dominanti e spesso una caratteristica viene determinata da più geni insieme. Tutte le api in una famiglia sono geneticamente diverse perché durante la meiosi si creano tante combinazioni: l’apis mellifera ha 32 cromosomi e, come in tantissimi organismi, ogni cromosoma viene diviso in cromatidi. Il gamete può avere tutte le combinazioni di questi cromatidi che sono tantissimi. Per esempio: i nostri figli non sono uguali, ma si possono somigliare e sorellastre si somigliano ancora meno fra di loro. La genetica di un super-organismo è molto complessa e le caratteristiche di una famiglia non sono solo determinate dalla genetica della regina. L’influenza della genetica della regina è ovviamente più grande dell’influenza di un individuale fuco con quale si è fecondata. Senza un laboratorio è difficile controllare i fuchi ed è più facile scegliere le regine e per questo la regina viene selezionata e l’importanza dei fuchi nella fecondazione viene spesso dimenticata.
Quello che voglio dire è che che con le api ci sono tantissimi variabili e combinazioni genetiche. L’apicoltore non deve voler essere dipendente dalla manipolazione della genetica in laboratorio e per questo penso che il mio approccio di lasciare la genetica per la maggior parte alle api ed all’ambiente in quale si trovano è giustificabile.
Dopo che le bottinatrici hanno raccolto il polline dai fiori e lo hanno trasportato nell'alveare, iniziano le fasi di immagazzinamento e fermentazione. Durante questa fermentazione avvengono una serie di processi che contribuiscono alla sua conservazione e trasformazione in nutrimento per le api. Leggi di più →
Pensavo di avere zero miele da vendere, ma alla fine ho fatto qualcosa: 50 chili con 20 alveari. Un solo alveare potrebbe produrre 50 chili durante un anno buono. La metà del raccolto tengo per l'uso personale e il B&B. Questo vuole dire che ho solo 25 chili da vendere. Qui spiego perché le api non fanno miele. Leggi di più →
Immagina di imbatterti in un articolo sui social che parla di galline in disperato bisogno di un nuovo rifugio, altrimenti entro 24 ore affronteranno un destino infelice e diventeranno cibo per cani. Proprio questo è successo a mia moglie Tatiana ed a me. Ci siamo messi in moto per salvare alcune di queste povere creature senza piume e offrire loro una possibilità di una vita migliore. Leggi di più →
Gli apicoltori del passato usavano quasi solo materiali naturali, ma adesso c'è la tendenza ad usare sempre di più la plastica, spesso per motivi economici. Personalmente credo che il contatto prolungato con la plastica dovrebbe essere evitato nell'alveare. Leggi di più →
Il favo delle api non è fatto di esagoni, ma da cilindri esagonali inclinati e costruiti ai due lati del favo. Le api operaie non creano solo esagoni, ma anche forme con meno e con più di 6 lati. Il fondo di una cella non è piatta ma è formato da 3 rombi inclinati per formare un centro più profondo. Leggi di più →
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