L’importante ruolo dei fuchi nell’alveare
Un lungo articolo sul ruolo sottovalutato dei fuchi nell'alveare e le recenti ricerche che dimostrano l'effetto buffer dei fuchi contro gli effetti della varroa. Leggi di più →
Marc
Durante tutte le crisi di oggi, una cosa utile da fare è l’orto. L’orto vicino a casa potrebbe risolve tanti problemi per ognuno ancora in buona salute.
Già da 15 anni faccio l’orto. All’inizio facevo l’orto estremo senza togliere l’erbaccia e senza innaffiare, quasi senza vangare, ma anche senza mangiare dall’orto. 😉 L’orto produceva qualcosa ma non per tutto l’anno e alla fine dovevamo ancora comprare verdure e frutta nel supermercato. Gli ultimi anni ho cambiato strategia e con successo.
Ci sono alcune cose cruciali che ho capito solo negli ultimi anni:
Secondo me fare l’orto vicino a casa è un primo passo relativamente semplice nella giusta direzione.
Per le poche persone che leggono questo articolo e che non fanno ancora l’orto: voglio convincervi di iniziare a fare l’orto per essere preparato per il futuro incerto. Vi consiglio di iniziare ad imparare a fare l’orto senza comprare piantine e senza comprare compost in sacchi e senza l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici e senza macchinari motorizzati. Piantate anche alberi da frutto se potete!
L’idea di eterna crescita, consumismo, debiti, inquinamento, export, guerre, eccetera sta diventando obsoleta in fretta. Pensate che una gran parte delle risorse sulla terra finiranno durante la vita dei nostri figli e dobbiamo prepararci per essere resilienti.
Purtroppo l’umanità crede ancora profondamente nella industrializzazione e nel legato consumismo e abbiamo sacrificato tantissimo per questo stile di vita. Questa vita ‘moderna’ è diventata la nostra religione, una cosa sacra che non si può toccare. Però ognuno capisce che la crescita eterna con una limitata quantità di risorse è impossibile. Visto che il problema è cosi grande; meglio che altre persone risolvono questo problema: politici per esempio. Ma loro possono solo parlare e spendere soldi legati direttamente alla industrializzazione. Mi domando spesso: come specie umana continuiamo a comportarci come paratisi di questa terra o iniziamo ad evolverci e a vivere in simbiosi?
Va bene… torniamo all’orto.
Alcuni anni fa avevo ancora l’idea che l’orto doveva funzionare come la natura e per anni non ho seminato piantine in vasetti. Pensavo che i semi sapevano meglio quando era il loro tempo per germogliare. Lanciavo semi in giro (nell’orto) e coltivavo tanta gramigna. La vera natura prendeva quasi subito il controllo perché le erbacce sono più resistenti al freddo, al caldo e al secco, crescono alla svelta e fanno tanti semi. Le verdure sono più lente a crescere e sono deboli e hanno più esigenze e non possono fare concorrenza con le erbacce.
Una gran parte delle verdure che noi esseri umani mangiamo hanno niente da fare con la natura. Sono selezionate, deboli e si estingueranno senza l’aiuto del l’uomo.
Alla fine ho capito che l’orto è un pezzo di natura artificiale come un parco in una città e deve essere mantenuto e controllato. Se vogliamo mangiare le verdure che ci piacciano dobbiamo allevare piantine in un ambiente controllato (serra, semenzaio, mini-serra) e piantarle nella terra fertile dell’orto quando il clima ci permette di farlo. Dobbiamo controllare l’orto mentre ci facciamo aiutare dalla natura con i suoi vantaggi mentre proviamo di diminuire i svantaggi della natura.
Queste sono alcune foto del mio orto durante la primavera del 2020. Nel interno delle aiuole ho piantato al lato sud le verdure basse (aglio, cipolle, insalata, prezzemolo, rucola) e al lato nord ho piantato i pomodori (sostenuti da rami). A fine agosto ho piantato fra i pomodori le piantine di vari cavoli per l’inverno. Dopo ho tolto le piante dei pomodori per dare più luce ai cavoli.
Tante cose possono andare storte nell’orto e i cambiamenti climatici non aiutano. Sembra un miracolo che questo anno è comunque andato bene con l’orto.
Durante l’anno 2020 la grandine (grossi come palline di ping pong) ha fatto veramente un enorme danno! Le piante delle zucche e i pomodori erano bellissime prima del disastro. Ci voleva più di un mese per le piante di riprendersi. I frutti: mele, pomodori (ancora verdi) le zucche e zucchine sembravano completamente distrutte. Il verde di tutte le cipolle era rovinato.
Il processo della fotosintesi nelle piante trasforma l’energia solare in energia chimica: si forma materia organica. Dopo la morte e la decomposizione delle piante questa energia viene di nuovo rilasciata e alla fine si disperde nello spazio aumentando sempre di più l’entropia (caos) nell’universo. L’organico è un rallentatore della entropia. Una batteria organica.
Tengo uno strato di pacciamatura organica sulla terra per costantemente nutrirla e per tenerla coperta per diminuire l’evaporazione dell’acqua. Tutti i tipi di l’organico vanno bene. Non serve vangare se la terra è sempre coperta con uno strato di organico. Il problema è che la quantità di organico necessaria è notevole e io non ho mai abbastanza.
Quando tieni continuamente uno strato di organico sopra la terra, l’orto ha meno bisogno di innaffiature, ma comunque in certi periodi è necessario di farlo. Nel passato iniziavo sempre bene con l’orto durante la primavera, ma visto che non volevo innaffiare, l’orto diventava molto secco nel mese di agosto e non produceva più. Anche con la pacciamatura serve comunque in certi periodi innaffiare.
Ho una cisterna sotterranea di 30 m3 e la uso per raccogliere l’acqua piovana dei tetti. Questa acqua è sempre molto fredda e non adatta per innaffiare direttamente. Uso una pompa elettrica per trasferire l’acqua in due contenitori di 1m2 fuori terra sopra l’orto (20 minuti di 700W, 15 volte all’anno). Durante il giorno questa acqua viene riscaldata dal sole e per innaffiare non serve la pompa perché va a caduta.
Mi piace innaffiare direttamente le piante con la canna cosi controllo le piante e riesco a regolare bene la quantità di acqua.